Detrazioni Allarme Casa: Guida al Bonus Sicurezza 2025

Anche per il 2025 è stato confermato il Bonus Sicurezza, un’agevolazione fiscale pensata per aiutare i cittadini a rendere più sicure le proprie abitazioni e a contrastare furti e intrusioni. Grazie a questa misura, chi investe in sistemi di allarme o dispositivi di videosorveglianza può ottenere una detrazione IRPEF sulle spese sostenute.

In questo articolo approfondiremo in cosa consiste il bonus, quali interventi sono inclusi, chi può beneficiarne e come fare per richiederlo correttamente.

In cosa consiste il Bonus Sicurezza 2025?

Il Bonus Sicurezza 2025 è una detrazione fiscale pari al 36% delle spese sostenute per l’installazione di impianti e dispositivi volti a migliorare la sicurezza della casa. L’agevolazione si applica su un tetto massimo di spesa di 48.000 euro e il rimborso avviene in 10 rate annuali di pari importo, in sede di dichiarazione dei redditi.

A differenza di altri incentivi, questo bonus non è collegato a interventi di ristrutturazione edilizia. Può quindi essere richiesto anche da chi non sta effettuando lavori di restyling, purché l’intervento sia finalizzato alla protezione dell’immobile.

Le spese devono essere sostenute entro il 31 dicembre 2025. Il pagamento deve avvenire con modalità tracciabile (bonifico parlante, carta di credito o debito) e accompagnato da documentazione fiscale valida (fatture, ricevute, quietanze).

Spese detraibili: cosa rientra nel Bonus Sicurezza

Il Bonus Sicurezza 2025 consente di detrarre una serie di interventi finalizzati a migliorare la protezione della propria abitazione, sia dal punto di vista strutturale che tecnologico. Le spese ammesse alla detrazione comprendono tutti quegli interventi che contribuiscono a prevenire furti, intrusioni o danneggiamenti. Ecco nel dettaglio cosa rientra nel bonus:

Per accedere al bonus, è fondamentale che ogni intervento sia eseguito da personale qualificato e che i materiali siano certificati e conformi alle normative tecniche in vigore. Sono pienamente detraibili anche gli impianti con funzioni avanzate, come i sistemi dotati di tecnologia anti-jammer, collegamento a centrali operative H24, o controllo remoto via app, a patto che siano installati da professionisti o aziende certificate nel settore della sicurezza.

Spese non ammesse alla detrazione

Restano escluse dal Bonus Sicurezza alcune voci di spesa non direttamente riconducibili alla protezione dell’immobile o non compatibili con i requisiti richiesti:

 

Si consiglia di consultare le linee guida dell’Agenzia delle Entrate o di rivolgersi a un professionista fiscale per ottenere informazioni dettagliate e aggiornate sulle spese che possono essere incluse nel Bonus Sicurezza.

Il Bonus Sicurezza 2025 VS Bonus Sicurezza 2024: cosa è cambiato?

Rispetto al 2024, il Bonus Sicurezza 2025 è stato riconfermato ma con alcune modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio. La detrazione fiscale scende dal 50% al 36%, sempre da suddividere in 10 rate annuali di pari importo. Cambia anche il limite massimo di spesa agevolabile, che passa da 96.000 a 48.000 euro per unità immobiliare.

Restano invece invariati i requisiti di accesso, le modalità di pagamento e le tipologie di intervento ammesse. L’agevolazione continua quindi a offrire un’opportunità concreta per chi vuole migliorare la sicurezza della propria abitazione, anche se con condizioni fiscali leggermente ridimensionate rispetto all’anno precedente.

Come si richiede il Bonus Sicurezza?

Per accedere alla detrazione è necessario:

I dati obbligatori da riportare sono:

Chi può richiedere il Bonus Sicurezza 2025?

Il Bonus Sicurezza 2025 è accessibile a una vasta platea di contribuenti, senza limiti di reddito, a patto che siano soggetti al pagamento dell’IRPEF, sostengano direttamente le spese e siano intestatari delle relative fatture e dei pagamenti tracciabili (bonifici parlanti o carte). Non è necessario essere proprietari dell’immobile per accedere alla detrazione, purché si abbiano diritti o titoli che giustifichino l’intervento. Possono beneficiare del bonus:

È importante ricordare che la detrazione è ammessa anche per interventi su immobili diversi dalla prima casa, ma in questo caso può essere richiesta solo per un’unità immobiliare per ciascun contribuente, e solo se l’immobile è a uso abitativo.

Per accedere al bonus in modo corretto è essenziale conservare tutta la documentazione, effettuare pagamenti tracciabili e inserire le spese nella dichiarazione dei redditi secondo le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate.

Vantaggi del Bonus Sicurezza 2025: perché approfittarne

Il Bonus Sicurezza è stato prorogato anche per il 2025, ma non è possibile sapere se verrà confermato o modificato negli anni successivi. Per questo motivo, è consigliabile cogliere questa opportunità e rendere la propria casa più sicura approfittando dell’agevolazione fiscale oggi disponibile.